Analisi dell’Acido Trifluoroacetico (TFA)
Analisi dell’Acido Trifluoroacetico (TFA)
Nuovo Materiale di Riferimento
L’acido trifluoroacetico (TFA), composto organico fluorurato con formula molecolare CF₃COOH, è un sottoprodotto persistente derivante principalmente dalla degradazione atmosferica di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), idrofluorocarburi (HFCs) e idroclorofluorocarburi (HCFCs).
Il TFA è altamente solubile in acqua, chimicamente stabile e resistente alla biodegradazione, il che ne favorisce l’accumulo negli ecosistemi acquatici. Negli ultimi anni, la presenza di acido trifluoroacetico in campioni ambientali, quali acque superficiali, sotterranee e piovane, è stata oggetto di crescente attenzione scientifica e regolatoria.
Il rapporto di Greenpeace pubblicato ad inizio anno ha evidenziato concentrazioni preoccupanti di TFA in diverse regioni europee, sottolineando l’urgenza di un aggiornamento normativo e di una maggiore sorveglianza ambientale.
Attualmente, l’acido trifluoroacetico non è esplicitamente regolamentato come sostanza pericolosa dalla normativa europea REACH o dalla Direttiva UE sulle Acque, ma è incluso tra i composti di interesse a causa del suo potenziale impatto ecotossicologico.
I metodi analitici più impiegati per la determinazione del TFA nei campioni ambientali si basano sulla cromatografia liquida accoppiata a spettrometria di massa (LC-MS/MS), che consente il rilevamento di tracce con elevata sensibilità e selettività.
Il monitoraggio del TFA è oggi una priorità per i laboratori ambientali impegnati nella caratterizzazione dei contaminanti emergenti.
Sono disponibili Materiali di Riferimento di PFAS singoli e in miscela.
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